Il tema della privacy, delle leggi che la regolamentano e delle tecnologie ad essa connesse, è sempre più cruciale per ogni azienda; una centralità che ricalca l’impegno sempre più forte speso dalle istituzioni – in primis l’Unione Europea – in questo campo tanto complesso da normare.
Oggi parleremo di una novità di grande importanza per le aziende private (ma che in realtà riguarda anche enti e organizzazioni): parliamo delle legge sul Whistleblowing. Scopriamo dunque cos’è, cosa dice la legge sul Whistleblowing e cosa significa per le aziende private in termini di maggiore tutela e di salvaguardia della reputazione.
La nuova legge sul Whistleblowing
Redatta nel 2019 e implementata in Italia a marzo 2023, le direttiva UE 1937/2019 regolamenta il tema del cosiddetto whistleblowing.
Cominciamo con una definizione. Cos’è il Whistleblowing? È la segnalazione di atti illegali avvenuti o che avvengono all’interno di un’azienda od organizzazione. Tra questi ci sono ad esempio atti di corruzione, truffe, furti, mobbing, illegalità contrattuali tra datore di lavoro e lavoratori, discriminazione e via dicendo. La legge mira a proteggere chi effettua la segnalazione, per evitare qualunque ritorsione, ma anche a permettere alle aziende di conoscere e risolvere eventuali illeciti appena si presentano.
Vediamo ora per punti quello che prevede la legge:
- Il provvedimento riguarda tutte le aziende, organizzazioni o enti che hanno impiegato almeno 50 dipendenti negli ultimi 12 mesi.
- Per le aziende con più di 250 dipendenti nell’ultimo anno, la scadenza per mettersi a norma è stata fissata al 15 luglio 2023.
- Per le aziende tra i 50 e i 249 dipendenti nell’ultimo anno, la scadenza è il 17 dicembre 2023.
- Obbligo di dotarsi di una piattaforma informatica sicura per la segnalazione degli illeciti. Tale piattaforma deve proteggere la riservatezza dei dati e dell’identità della persona che compie la segnalazione, nonché del contenuto della segnalazione e della documentazione eventualmente allegata.
- Obbligo di nominare un referente per la gestione delle segnalazioni. Tale referente può essere interno (e in tal caso può essere un qualsiasi dipendente a eccezione dell’avvocato dell’organizzazione) o esterno. In caso l’organizzazione decida di affidarsi a un referente esterno, questo dovrà solo stabilire se la segnalazione rientra o meno nei casi previsti dalla legge, e in caso positivo affidarla a una persona incaricata interna.
- Possono effettuare la segnalazione i dipendenti attuali o passati, i collaboratori esterni, gli stagisti, i tirocinanti, i consulenti, gli azionisti, i partner, gli amministratori e i candidati che hanno compiuto uno o più step di selezione. Il decreto non cita i lavoratori interinali, per cui si procederà a un esame caso per caso.
- Obbligo di informare chiaramente il personale riguardo alla procedura sicura di segnalazione.
- Il whistleblower (vale a dire chi effettua la segnalazione) è protetto dalle ritorsioni, come il licenziamento, la decurtazione dello stipendio, la mancata promozione, o le note di merito. In caso tali violazioni avvengano, sono previste sanzioni.
- Sono protetti anche i facilitatori che accompagnano eventualmente il whistleblower nel processo di segnalazione.
- Il referente dell’azienda deve comunicare al whistleblower la presa in carico della segnalazione entro 7 giorni dall’invio e fornire un riscontro entro 3 mesi solari.
- I dati vanno sempre trattati in conformità con il GDPR.
- Le sanzioni per le ritorsioni vanno da 5.000 a 30.000 €.
- Le sanzioni in caso di mancata istituzione del canale di segnalazione vanno da 10.000 a 50.000 €.
Cosa significa la legge sul Whistleblowing per le aziende private
In parole povere, la nuova legge sul Whistleblowing implica per le aziende private l’obbligo di adottare un software sicuro per ricevere segnalazioni anonime, di istituire un referente che si faccia carico di tali segnalazioni e fornisca un riscontro, e di informare i suoi dipendenti, collaboratori e partner.
Lo scopo della legge non è solo quello di offrire alle persone la possibilità di segnalare comportamenti illegali senza subire ritorsioni e senza rivelare la propria identità, ma è anche una grande opportunità per le aziende di prendere provvedimenti contro gli illeciti senza che questi vadano a minare la loro reputazione.
Come si può intendere, però, la nuova legge sul Whistleblowing ha alcuni punti di notevole complessità sia dal punto di vista organizzativo che tecnologico. Per garantirsi la compliance ed evitare le sanzioni, molte aziende hanno scelto di affidarsi a dei consulenti specializzati nel percorso di adeguamento alla normativa.
Studium è al fianco delle aziende per accompagnarle in questo processo, offrendo competenze specialistiche, attenzione al cliente e know-how tecnologico. Ti serve una consulenza per affrontare le sfide del digitale? Contattaci.