Come abbiamo spesso discusso, la questione del rispetto della privacy di clienti, dipendenti e semplici visitatori del sito web è sempre più centrale nella vita digitale di ogni azienda.
In Unione Europea si è da tempo intrapresa una strada di maggiore tutela a cui i giganti del tech si stanno adattando, con Google in prima linea. Ed è in quest’ottica che ha fatto la sua comparsa la Consent mode, un’importante innovazione che può offrire diversi vantaggi alle aziende.
Cos’è la Consent mode, la modalità di consenso di Google
Tutti siamo ormai abituati ai banner che ci richiedono il consenso all’utilizzo dei cookie quando visitiamo un sito web. Per chi avesse bisogno di un piccolo ripasso, i cookie sono dei file di testo che, se autorizzati, vengono inviati dal sito web o social network che visitiamo al dispositivo su cui navighiamo, e che vi restano per un determinato periodo di tempo. Nel testo sono contenute alcune informazioni che possono essere lette e riconosciute dal sito che abbiamo visitato o da altri soggetti, per vari scopi, come riconoscerci nel momento in cui torniamo sul sito in questione o inviarci pubblicità personalizzate.
Ma cosa succede quando non autorizziamo la creazione di cookie? Succede che per il sito su cui siamo atterrati diventiamo “invisibili”. Questo può rappresentare un problema per l’azienda che gestisce il sito stesso, i cui strumenti di analisi non potranno rilevare il traffico, perdendosi così informazioni importanti.
Naturalmente, si tratta di una questione tanto più rilevante laddove una buona parte dei visitatori sceglie di non dare il proprio consenso ai cookie, e anche nell’ottica di quel futuro post-cookie di cui parleremo meglio a breve.
La Consent mode di Google risolve il problema in modo innovativo e tutelando la privacy dei visitatori. Vediamo dunque cos’è e come funziona per punti essenziali:
- La Consent mode è una funzionalità che modifica il comportamento dei servizi Google – come Google Analytics 4 e Google ads – in base alle scelte di consenso degli utenti.
- Grazie ad essa, è possibile rilevare in modo completamente anonimo alcuni dati fondamentali di coloro che non autorizzano i cookie a scopo di analisi.
- Il possessore di un sito potrà quindi avere una conoscenza più precisa su questioni di fondamentale importanza come il numero dei visitatori, il tasso di conversione, i dispositivi su cui navigano, senza per questo ledere la privacy di coloro che non accettano i cookie.
- Di particolare importanza è un’innovazione chiamata “conversion modeling”. Tramite il machine learning, Google sarà ora capace di prevedere la relazione tra clic su un annuncio pubblicitario e conversione anche per quegli utenti che negano il loro consenso all’uso dei cookie. In questo modo, sarà possibile recuperare fino al 70% di quei percorsi che fino ad ora andavano persi, offrendo ai marketer una visione più accurata sulle performance delle loro campagne.
Tutto questo è ancora più importante ora che i cookie sembrano neanche troppo lentamente destinati all’estinzione.
La fine dei cookie
Ha suscitato un terremoto nel mondo dell’advertising digitale la decisione di Google di smettere di supportare i cookie di terze parti entro la fine del 2024. Una scelta che va in parallelo con la direzione intrapresa anche da Apple per la limitazione drastica dei cookie.
Tutto lascia intendere, insomma, che l’epoca dei cookie si stia avviando a grandi passi verso il tramonto, un cambiamento che avrà grosse ripercussioni per gli utenti ma soprattutto per le aziende. Quello che è certo è che il mondo dell’advertising digitale ne uscirà profondamente stravolto, e con un approccio probabilmente più in linea con la tendenza che vede i consumatori sempre più insofferenti verso le tecnologie di tracciamento.
Le scadenze per l’adozione di Consent mode e Google Analytics 4
È importante notare che è di recente stata lanciata la seconda versione, la cosiddetta Consent mode V2, di questa funzionalità. A partire dal marzo 2024, occorrerà implementare una CMP certificata con questa seconda versione per poter utilizzare Google Analytics 4 e Google Ads.
Le aziende che ancora devono passare a Consent mode V2, dovrebbero mettersi al passo per prendere confidenza con queste due importanti tecnologie per tempo.
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