Google Overview è la nuova funzionalità basata sull’intelligenza artificiale che appare in cima ai risultati di ricerca. Non è un semplice aggiornamento, ma un cambiamento strutturale che ridisegna il modo in cui le persone cercano e in cui i contenuti vengono scoperti. Per chi lavora nel digitale significa dover riconsiderare linguaggio, formati e metriche SEO.
Che cos’è Google Overview
La Google Overview è un box generativo che fornisce subito una panoramica sulla query inserita dall’utente. L’AI di Google elabora una risposta sintetica e cita alcune fonti per l’approfondimento.
Questo sistema nasce come evoluzione della Search Generative Experience (SGE), introdotta negli Stati Uniti nel 2023. Con Overview, l’AI non si limita a suggerire link: riassume, interpreta e seleziona. La conseguenza è che le pagine devono essere chiare, utili e facilmente leggibili dall’algoritmo per poter entrare in questo spazio.
Quando è arrivato Google Overview in Italia
Il rollout internazionale di Google Overview è iniziato nel 2024, con arrivo in Italia a marzo 2025. Fin dal primo giorno si è notato un cambiamento profondo: molte query informative vengono risolte senza clic, grazie al box AI.
Per i siti questo significa calo del CTR se si resta fuori dalla panoramica, ma anche opportunità di crescita in autorevolezza se si diventa fonte selezionata. Essere dentro o fuori la Overview può fare la differenza tra invisibilità e centralità nella SERP.
Come cambiano le query e le metriche SEO
Con l’arrivo della Google Overview, anche il modo di cercare è cambiato. Le persone non digitano più soltanto parole chiave secche come “scarpe da running uomo”, ma tendono a scrivere domande più lunghe e vicine al linguaggio parlato, ad esempio “quali sono le scarpe da running migliori per una maratona su strada?”.
Questo avvicina la ricerca al modo in cui ci rivolgiamo a un assistente virtuale o a una chat AI, e obbliga chi scrive contenuti a usare un linguaggio più naturale e discorsivo, capace di intercettare frasi complete e keyword a coda lunga.
Un aspetto fondamentale che spesso viene sottovalutato è che la Overview pesca comunque i contenuti dalla top 10 dei risultati organici. Questo significa che, senza le azioni SEO di base (ottimizzazione on-page, contenuti di qualità, struttura tecnica solida), non si entra nemmeno in quella “lista ristretta” dalla quale l’AI sceglie le fonti da citare. In altre parole: la SEO di base resta il prerequisito indispensabile per avere visibilità anche dentro la Overview.
Anche le metriche tradizionali perdono parte della loro importanza:
Non basta più guardare la posizione media o il CTR: se una query trova risposta direttamente nella Overview, il clic sui risultati organici potrebbe non arrivare. Diventa quindi più rilevante capire come le persone si comportano una volta arrivate sul sito.
- Quanto tempo restano sulla pagina?
- Interagiscono con i contenuti?
- Completano un’azione come iscriversi a una newsletter o richiedere informazioni?
Questi segnali raccontano molto di più del semplice “posizionarsi bene”.
Un punto cruciale è distinguere tra ricerche che il motore di ricerca riesce a soddisfare con una risposta veloce e quelle che richiedono ancora approfondimento. Se qualcuno chiede “cos’è la vitamina C?”, Google Overview fornisce subito una spiegazione e la necessità di cliccare diminuisce. Ma se l’utente cerca “quali sono i migliori integratori di vitamina C per sportivi”, allora servirà un contenuto più dettagliato, con confronti e consigli, ed è qui che il sito può guadagnare traffico qualificato.
In altre parole, la SEO non consiste più solo nel posizionarsi in alto, ma nel capire se un contenuto ha davvero valore oltre la Overview: deve saper rispondere rapidamente alle domande semplici e allo stesso tempo offrire motivi concreti per continuare la navigazione.
L’importanza dei dati e di Search Console
Un altro aspetto fondamentale riguarda la gestione dei dati. Google Search Console conserva gli storici solo per 16 mesi. Dal momento che Overview è stata rilasciata in Italia a marzo 2025, significa che chi non salva e analizza ora i dati rischia di perdere le informazioni cruciali sul comportamento delle query prima e dopo l’introduzione della nuova funzionalità.
Se non hai collegato Search Console a BigQuery (che permette di archiviare i dati senza limiti temporali), è essenziale scaricare e archiviare periodicamente i report. Solo così sarà possibile valutare con precisione l’impatto reale di Google Overview su impression, CTR e traffico organico, evitando di basarsi su dati parziali o incompleti.
In questo contesto, Studium adotta già queste best practice, implementando procedure di esportazione, archiviazione e collegamento avanzato con BigQuery. Questo approccio consente non solo di preservare lo storico completo delle performance, ma anche di massimizzare la qualità delle analisi e del monitoraggio, fornendo una base solida per decisioni strategiche più accurate e tempestive.
Ottimizzare siti e contenuti per Google Overview
Per aumentare le possibilità di comparire nella Google Overview è utile lavorare su due fronti. Da una parte servono risposte brevi e chiare, come quelle tipiche delle FAQ o delle definizioni, perché sono le più facili da catturare dall’intelligenza artificiale di Google.
Dall’altra parte è importante offrire anche spiegazioni più complete, con articoli approfonditi, esempi concreti e casi reali che invogliano al clic e alla lettura. Questo equilibrio fa sì che chi cerca una risposta veloce la trovi subito, mentre chi vuole approfondire abbia un percorso chiaro e utile.
Organizzare bene il sito e renderlo semplice da usare
Un testo ben scritto rende al massimo quando il sito è organizzato con logica. Titoli ordinati aiutano a capire la struttura della pagina, i collegamenti interni mettono in relazione gli argomenti e le sezioni dedicate rendono immediato trovare ciò che serve.
Anche la parte tecnica conta: un sito che si carica velocemente e funziona bene da smartphone viene valorizzato di più. In breve, se il sito è semplice da leggere e da navigare, risulta più utile alle persone e più facile da interpretare per Google.
L’ottimizzazione non finisce con la pubblicazione. È importante osservare come si comportano i contenuti nel tempo: quali ricerche vengono soddisfatte direttamente dal box di Google e quali portano ancora visite, come si muovono gli utenti nella pagina e quali formati risultano più efficaci.
Questo tipo di monitoraggio permette di correggere la rotta, capire cosa funziona davvero e mantenere un equilibrio tra la visibilità nella Google Overview e il traffico qualificato che arriva sul sito.
FAQ su Google Overview
1) Differenza con i featured snippet?
I featured snippet mostrano un estratto da una singola fonte; la Overview è una risposta generativa che riassume più fonti e le combina in una panoramica unica.
2) È possibile ottimizzare per comparire nella Overview?
Sì. Non esiste un meccanismo diretto, ma aumentano le probabilità curando chiarezza, dati strutturati, risposte brevi e autorevolezza del dominio.
3) La Overview riduce il traffico organico?
Talvolta sì, perché alcune ricerche vengono risolte nel box AI. Se però il sito è citato come fonte, può ottenere clic più qualificati e crescita di reputazione.
4) Quali metriche contano di più ora?
Oltre a posizione e CTR, diventano centrali tempo sulla pagina, interazioni, conversioni e la distinzione tra query overview-prone e click-prone.
5) Perché la SEO di base resta fondamentale?
Perché la Overview seleziona le fonti solo dalla top 10 organica. Senza una SEO di base solida (struttura tecnica, contenuti ottimizzati, autorevolezza), non si entra nemmeno nella lista da cui l’AI pesca le risposte.
6) Perché collegare Search Console a BigQuery?
Search Console conserva i dati solo per 16 mesi. Con BigQuery si può archiviare lo storico senza limiti e analizzare l’impatto della Overview nel lungo periodo, evitando di perdere informazioni cruciali su impression e CTR.