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Le news di Studium Group

26 Giu, 2025

Accessibilità Digitale 2025: obbligo, opportunità e vantaggio competitivo

La rivoluzione (inclusiva) che le imprese non possono più rimandare

C’è una scadenza che tutte le imprese europee dovrebbero segnare sul calendario: 28 giugno 2025. Da quel giorno, l’European Accessibility Act (EAA) entrerà ufficialmente in vigore, rendendo obbligatori standard rigorosi di accessibilità per tutti i nuovi prodotti e servizi digitali immessi sul mercato europeo. Non si tratta solo di burocrazia: parliamo di un nuovo paradigma del digitale, in cui l’accesso universale non è più un’opzione etica, ma un obbligo normativo – e una straordinaria opportunità di business.

Accessibilità: da compliance a strategia

L’accessibilità digitale riguarda la progettazione di tecnologie, interfacce e contenuti in modo che possano essere utilizzati da tutte le persone, comprese quelle con disabilità visive, uditive, motorie e cognitive. L’EAA, recepito in Italia con il D.Lgs. 82/2022, estende questo obbligo al mondo privato, imponendo nuovi requisiti anche a siti web, app, e-commerce, software e dispositivi fisici con componenti digitali.

Il dato chiave? Oltre 12 milioni di italiani e quasi 100 milioni di cittadini europei vivono con una qualche forma di disabilità. Aggiungiamo anziani, persone in condizioni temporanee di limitazione o semplicemente utenti con connessioni lente o device datati. L’accessibilità non riguarda solo una minoranza: è design universale, per tutti.

Chi deve adeguarsi?

Il campo di applicazione dell’EAA è ampio. Sono obbligati ad adeguarsi:

  • Tutti i fornitori di servizi digitali (e-commerce, home banking, piattaforme streaming, app di trasporto).
  • I produttori e distributori di hardware ICT (computer, smartphone, sistemi operativi).
  • Le imprese che non rientrano tra le microimprese (cioè hanno almeno 10 dipendenti o un fatturato annuo sopra i 2 milioni di euro).

Chi non si adegua rischia sanzioni da 5.000 a 40.000 euro, sospensioni e perfino il ritiro dal mercato.

I vantaggi dell’accessibilità

Aderire all’EAA non è solo un obbligo normativo, ma una leva per:

🔹 Ampliare il mercato: intercettare una fetta di pubblico oggi spesso esclusa.

🔹 Ottimizzare la UX per tutti: l’accessibilità migliora l’usabilità anche per utenti senza disabilità.

🔹 Migliorare la SEO: Google premia siti semanticamente strutturati, con contenuti testuali alternativi e codice pulito.

🔹 Rafforzare la brand reputation: oggi il mercato premia i brand inclusivi e responsabili.

Cosa significa “accessibile”?

Il riferimento tecnico principale è il livello AA delle WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines). A questi si affianca la norma europea EN 301 549, che amplia i criteri anche a software, app, dispositivi fisici e documenti PDF.

I principi fondanti, riassunti nell’acronimo P.O.U.R., sono:

  • Perceivable: contenuti comprensibili da tutti i sensi (es. sottotitoli, testi alternativi).
  • Operable: navigazione e interazione possibili anche senza mouse.
  • Understandable: interfacce coerenti, con messaggi chiari.
  • Robust: compatibilità con tecnologie assistive (es. screen reader, tastiere alternative).

Come adeguarsi (senza impazzire)

L’adeguamento richiede un approccio strutturato, in più fasi:

1. Audit tecnico

Valutazione dello stato attuale con strumenti automatici (WAVE, axe, Lighthouse) e test manuali con screen reader (NVDA, VoiceOver, TalkBack).

2. Design inclusivo

Layout responsive, font leggibili, contrasti ottimizzati, moduli chiari e navigazione da tastiera.

3. Sviluppo conforme

Codice semantico HTML, utilizzo corretto di ARIA roles, alternative testuali, struttura gerarchica dei contenuti.

4. Testing con utenti reali

Coinvolgere persone con disabilità nei test è la forma più efficace per validare davvero l’accessibilità.

5. Dichiarazione di accessibilità

Obbligatoria per tutti i soggetti coperti dalla normativa. Deve essere pubblicata in formato accessibile sul sito e aggiornata periodicamente.

Studium: il partner per il tuo percorso di adeguamento

In Studium stiamo già accompagnando diverse realtà – pubbliche e private – nel processo di adeguamento all’EAA. Il nostro approccio integrato include:

✔️ Audit e roadmap di conformità
✔️ Design accessibile e sviluppo WCAG-compliant
✔️ Formazione di team interni
✔️ Redazione delle Dichiarazioni di Accessibilità
✔️ Monitoraggio continuo post-rilascio

E lo facciamo nel rispetto del tuo tono di voce e della tua brand identity – non si tratta solo di “correggere dei bug”, ma di progettare una comunicazione digitale più umana, empatica e aperta a tutti.

L’accessibilità non è (solo) legge. È visione.

In un mondo sempre più digitale, escludere significa perdere. Clienti, opportunità, reputazione. Al contrario, progettare per tutti è il modo migliore per far crescere il tuo business in modo sostenibile, etico e innovativo.

Agisci ora. Contattaci per ricevere una verifica preliminare sulla tua situazione.

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